Ultimi della classe

Disperanti anime ribelli

Una commedia di Matteo Tibiletti

LA COMPAGNIA TEATRALE “IL VOLTO DI VELLUTO” TORNA IN SCENA AL TEATRO DI VARESE CON LO SPETTACOLO SUL DISAGIO GIOVANILE POST PANDEMIA DAL TITOLO “UTIMI DELLA CLASSE – disperanti anime ribelli -”. 

L’INCASSO VERRÀ INTERAMENTE DEVOLUTO A GOOD SAMARITAN ONLUS

Con: Giulia Arzeni, Alice Fantoni, Claudia Boldrini, Edoardo Ghiringhelli, Elettra Martini, Leonardo Brovelli, Elisabetta Crestani, Giada Perna, Leonardo Zardini, Lia Di Chiara, Linda Curaggi, Luca Lama, Martina Imperatore, Michela Introini, Rebecca Pavone, Sofia Mautone.

Scene: Tatiana Marasti, Sara Cremona

Service Luci: Vincenzo Rasulo

Foto di scena: Camilla Zetta

Assistente alla regia: Elettra Martini, Linda Curaggi

Regia: Emanuela Legno, Alessia Agostino, Matteo Tibiletti

“IL VOLTO DI VELLUTO” DI BRENTA, CONSOLIDATA E RADICATA REALTÀ DEL TERRITORIO VARESINO DAGLI ANNI OTTANTA, SI PREPARA A PORTARE IN SCENA “ULTIMI DELLA CLASSE”, UNO SPETTACOLO CHE PORTA IN SCENA 16 GIOVANI ATTORI CON LO SCOPO DI PORTARE ALL’ATTENZIONE DEL PUBBLICO UNA RIFLESSIONE PROFONDA SUL DISAGIO GIOVANILE CHE HA FATTO SEGUITO ALLA PANDEMIA DI COVID-19 TRA IL 2020 E IL 2022.

Ci avete giudicato perché abbiamo sempre fatto quello che volevate. Ora no. E voi direte: “ci voleva una pandemia a risvegliarvi?”. Beh, forse sì!”

“Ultimi della classe è un testo che nasce da un vero e proprio esperimento drammaturgico: sedici personaggi, sedici storie diverse e coinvolgenti nate dalla collaborazione attiva tra altrettantigiovani allievi attori e l’autore, Matteo Tibiletti. Durante l’emergenza sanitaria, il gruppo di teatro “giovani” del Volto di Velluto di Brenta, trovandosi costretto come molte altre realtà alla scomoda ma pur sempre necessaria pratica della didattica a distanza, si è reinventato in chiave drammaturgica con un entusiasmo e con risultati davvero stupefacenti!

L’idea di base dell’autore, ovvero quella dell’occupazione di una scuola da parte di un gruppo di studenti in rivolta contro l’avallo da parte del governo della DAD come misura necessaria anche una volta terminata l’emergenza sanitaria, è stata proposta al gruppo prima ancora della stesura e del copione, con il preciso intento di far redigere a ciascun allievo attore la biografia del proprio personaggio.

Da questo spunto, sono nate dei veri e propri racconti brevi, nei quali gli allievi hanno sapientemente miscelato elementi del proprio vissuto reali con altri di fantasia, arricchendo oltremodo il materiale di partenza.

Una volta ricevuti gli elaborati, Tibiletti non ha dovuto far altro che collegare le varie storie tra loro attraverso i dialoghi e le situazioni che le varie biografie invitavano a generare.

L’entusiasmo di questa collaborazione non ha solo dato origine ad uno spettacolo emozionante e fortemente attuale (diretto dall’autore in collaborazione con Emanuela Legno), ma ha creato e legato con sentimenti profondi un gruppo di giovani, psicologicamente debilitati dalla recente esperienza pandemica.